
COPY
La meravigliosa arte di de/scrivere

COPY
La meravigliosa arte di de/scrivere

1. Cos’è un copywriter (o copy)?
1. Cos’è un copywriter (o copy)?
E perché quasi tutti gli articoli web scritti da un copy contengono la parola principale del oggetto dell’articolo anche nella prima frase dello stesso (o pure nella seconda, come in questo caso, bonus per noi bravi copy ( e fanno 3)).
Approfondiremo questo concetto più avanti, per ora ci segniamo un apice per non dimenticarcelo.
Se non avete mai avuto a che fare con un copy o copywriter, descrivere identità, mansioni (e utilità) di questa misteriosa (ai più) figura professionale richiede qualche parola.
2. La mission
2. La mission
Anche se il nome sembra presupporre il contrario, il copywriter non copia nulla (o almeno non dovrebbe); la sua mission, la sua qualifica professionale consiste piuttosto nel permettere ad aziende, cooperative, associazioni, uffici stampa, etc… di distinguersi in modo innovativo, creativo e unico, attraverso parole, slogan e testi ad effetto (qualcosa che colpisca, letteralmente o meno, il lettore).
È la figura professionale che gestisce, in estrema sintesi, la parte documentale, informativa, concettuale relativa alla comunicazione d’impresa (ma non solo).
È quindi, in qualche modo, lo sceneggiatore del marketing e della pubblicità, il suo paroliere.
La definizione è ovviamente molto generica e va un po’ approfondita.
Gli ambiti operativi legati al copywriting sono infatti molteplici, variegati e si sono evoluti parallelamente al graduale mutamento del panorama pubblicitario e dei suoi media.

Persona colpita dall’attività brillante di un Copy

Copia digitalizzata di un antichissimo manoscritto, forse il primo volume dedicato all’attività di Copy
3. Cenni storici
3. Cenni storici
Il termine “copy” nasce, nella sua attuale denominazione, nel XIX secolo, in ambito giornalistico, per definire il personale addetto a comporre e scrivere annunci pubblicitari.
La sua autonomia e rilievo professionale vengono tuttavia riconosciuti per lo più con lo sviluppo delle agenzie pubblicitarie che, a partire dal tardo novecento, si distinguono rispetto alle concessionarie per il loro carattere creativo, dedicandosi appunto, alla creazione delle campagne e pubblicità (anziché della rivendita degli spazi pubblicitari).
In questo panorama prendono vita le figure del copywriter e dell’art director, i responsabili della creazione di parole (il primo) e immagini (il secondo) presenti nelle campagne pubblicitarie (in parole molto povere).
In tale contesto il copy aveva per lo più un carattere creativo, visionario, e contribuiva ad elaborare concept, slogan, claim, headline, annunci, testi pubblicitari, etc.. per differenti inizative commerciali.
Pertanto, in linea con le tecnologie dell’epoca, i mezzi sui quali si specializza tradizionalmente il copywriter sono il mezzo stampa (manifesti, affissioni, pubblicazioni, riviste, volantini, carta stampata, etc…) o, con l’avvento di Radio e TV, gli spot, le campagne televisive.
Tuttavia, Il mondo corre veloce e come ogni altra professione anche il lavoro del copy ha risentito dei progressi tecnologici (o meglio si è evoluto sulla base di essi).


4. Work on progress
4. Work on progress
Con la contaminazione dell’industria della comunicazione ad opera delle tecnologie digitali e la progressiva diffusione di progetti pubblicitari nell’ambito delle tecnologie ICT (internet, mobile, social media, etc…) la figura del copy si è evoluta, è “mutata”, contagiando la propria creatività.
Originariamente infatti la virtù creativa e la conoscenza delle dinamiche di marca e mercato erano il principale fulcro di attivita del copywriter; oggi invece un buon copy deve predisporre (oltre a questo) di un ulteriore bagaglio di conoscenze tecniche, per lo più legate alle tecnologie su cui sono costruite le piattaforme web e app, e sulle abitudini dei loro utenti (i lettori potenziali).
Queste competenze diventano necessarie per rendere visibile, ad esempio, una pagina web, un sito, un annuncio, un post, o un’inserzione (o campagna) in ambito social, su base web, o su piattaforme specifiche (senza dimenticare la creatività naturalmente).
Pertanto il suo glossario si è progressivamente nutrito di Seo Semantica, quindi di parole chiave (keyword), della misteriosa famiglia dei <meta-tag> (questi sconosciuti), ma soprattutto dei celebri e (a nostro avviso abusati) #hashtag (la parola più difficile da scrivere e pronunciare dopo Lapalissiano, Procrastinare, e Cuoiaio).
Un buon copywriter deve in sostanza, oggi, conoscere il panorama dei linguaggi digitali, per capire come le persone, gli utenti, possano diversificare le proprie attitudini in base al fatto che navighino sul web, sui social, da computer, da cellulare, etc.. e deve conoscere le tecnologie che si muovono dietro a queste piattaforme per ottimizzare la visibilità di specifici canali divulgativi.
In sostanza deve elaborare parole, slogan, claim e quant’altro non solo attraverso il concept, ma anche valutando come amplificarne la visibilità nel mare magnum delle piattaforme digitali (l’ottimizzazione prima di tutto!)
5. Seomantica e non solo
5. Seomantica e non solo
Riprendendo l’apice iniziale, in ambito seo, una delle (tante) tecniche utilizzate per valorizzare una pagina web, cercando di risalire la vetta invalicabile della SERP (la pagina di risultati dei motori di ricerca), in relazione ai contenuti è far ricorrere, nelle prime fasi di un articolo, la sua parola chiave principale (che diventa in qualche modo l’argomento primario del discorso) e di seguito altre keyworks ad esso associate.
Queste dovrebbero replicarsi, all’interno della pagina, ma in modo coerente e discorsivo, identificando i target di ricerca degli utenti potenziali (alcune le stiamo evidenziando, per esempio, in questa sezione del nostro sito).
E che ci vuole? Basta inserire tante volte le parole chiave!
Se vi viene in mente di scrivere articoli per un blog o per una pagina web ripetendo la keyword indistintamente nel testo, non fatelo!
I crawler (o spider, o robot), cioè i software dedicati all’analisi automatizzata dei contenuti dei motori di ricerca, penalizzano questa tecnica (chiamata keyword stuffing), quindi rischiate di ottenere l’effetto opposto.
Ovviamente questa è solo una delle strategie che preclude le potenzialità della seo; una parte del lavoro di ottimizzazione è svolto dei tecnici (i factotum di ogni studio tecnico, cioè i programmatori), come il setting di tag title, tag description, l’ottimizzazione delle immagini, l’utilizzo de tag H1, H2, H3, la costruzione di un buon link building, etc..


Rappresentazione di un simpaticissimo gioco di parole di cui Il Copywriter è notoriamente specializzato
6. Il lancio giusto per il tuo Budjet
6. Il lancio giusto per il tuo Budjet
Ovviamente la battaglia per il primato su visibilità ed efficacia si vince facendo gioco di squadra.
Idealmente, per massimizzare gli investimenti nell’ambito della comunicazione integrata sarebbero necessari una buona strategia, una ricerca di mercato solida ed efficace, un buon copywriter, uno studio di progettazione grafica, un valido stampatore, un eventuale social manager e possibilmente un grande, grandissimo c**o1, che aiuta sempre a risolvere le situazioni.
O forse la parola chiave (per stare in tema) non è massimizzare ma ottimizzare, cioè capire non solo i vostri target, gli obiettivi ma prima di ogni cosa, il vostro budget, in modo da non intaccare quel bene fondamentale che è costituito dalle vostre risorse economiche.
Solo grazie ad uno sguardo multidisciplinare e ad un’esperienza che spazi nell’ambito non solo della comunicazione, ma anche, più nello specifico, del brand managment, del marketing, dell’innovazione e della ricerca, è possibile ottenere una customizzazione del servizio di promozione che sappia ottimizzare, quindi valorizzare i vostri progetti.
E chi meglio della BE comunicazioni, agenzia specializzata in grafica, marketing, tecnologie digitali, social media, sviluppo e animazioni 3D, web design, foto, video e tanto altro, nonché studio notoriamente riconosciuto per simpatia, cordialità e qualità umane, può darvi una mano?
La risposta è nessuno!!!! 2
1 Un ottimo capo ovviamente
2 Le maiuscole non si usano naturalmente o sembra che stiate urlando capito?!?
Ora a questo punto volete avere qualche indicazione sulla gestione dei vostri testi e progetti di comunicazione?
Del vostro copy?
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(non domani, nè dopodomani, il business non aspetta)!
Se sei ancora indeciso guarda un po’ del nostro portfolio!