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Meglio creativa o aziendale?

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Meglio creativa o aziendale?

03 BE Comunicazioni Cosa facciamo Foto 01 ridotta

1. Cercare
il giusto soggetto

1. Cercare
il giusto soggetto

Che tipo di fotografia utilizzate nella vostra immagine coordinata?
Espressiva, di prodotto, still life, astratta?
E qual’è la fotografia aziendale più adatta allo sviluppo della vostra brand image)?
Per il vostro sito, per le vostre brochure, per una promo?

Abbiamo usato volutamente il termine “fotografia aziendale” e non “fotografia” perché siamo convinti che questo tipo di declinazione della tecnica fotografica richieda particolari competenze (non solo tecnica o creatività).

In termini puramente espressivi infatti (se con questo termine riconosciamo le possibilità di declinazione della creatività del fotografo) la fotografia aziendale è spesso considerata da molti professionisti come noiosa o comunque poco funzionale per fare emergere la personalità, la mano del fotografo.

Insomma troppo spazio ai messaggi commerciali, ai prodotti, al business e poco allo stile dell’artista!

Il fotografo deve in qualche modo “nascondere il suo intervento, la sua mano”, realizzando acquisizioni in cui il prodotto, l’azienda stessa siano protagonisti.

Ma è davvero così?…

Loop fotografico analogico stampato reale / backstage

2. Nascondete il fotografo!

2. Nascondete il fotografo!

A volte i brand coinvolgono professionisti, artisti con uno stile specifico, allo scopo di creare campagne o messaggi che abbiano come testimonial i fotografi stessi, la loro firma (come Toscani, diventato praticamente un “testimonial ordinario” di Benetton o Annie Leibovitz per Moncler).
Questo presupposto “infrange”, in qualche modo, le linee guida della comunicazione integrata dell’azienda o società interessata, sfruttando tuttavia, la visibilità, l’audience del fotografo/influencer di turno per espandere gli argini della conoscenza del proprio marchio (o brand awareness che si voglia).
È di fatto una sorta di operazione di co-branding.
Tuttavia, a parte queste rare eccezioni, eventi in cui il fotografo finisce per integrarsi con il brand dell’azienda committente, un buon professionsita, dovrebbe fare prima di tutto una cosa:
Nascondersi!

Spieghiamoci.

03 BE Comunicazioni Cosa facciamo Foto 07

Il fotografo non deve fare emergere il “suo” carattere comunicativo, il suo linguaggio, il suo stile ma, di fatto, lavorare sul linguaggio comunicativo del cliente (almeno nella sfera del business).
Insomma creativo sì ma rispettando (o ampliando) le linee guida della vostra comunicazione, dando ad esse concretezza, riconoscibilità, valore. Deve saper creare personaggi, situazioni, storie che siano adatte a raccontarvi.
Insomma deve lavorare tanto concettualmente quando tecnicamente.

E se di linee guida non le avete niente paura! Vi potrà aiutare a definirle.
Ma per farlo non basta l’esperienza da fotografo.

Serve un’esperienza nella fotografia aziendale (appunto).
Cioè nella costruzione stratificata di impressioni legate ad un brand.

E questo non significa non avere estro creativo.
Tutt’altro!

Significa saper giocare e sfruttare stili, tecniche, attrezzature, mantenendo comunque, sempre, puntato il “fuoco” su di voi.

Quindi, come per i video maker un buon fotografo si vede non solo dalla sua capacità di fare foto “belle” (che siano ritratti, paesaggi, foto di produzione, foto di prodotti, foto dello staff, etc…) ma dalla sua abilità nel renderle posizionanti o caratterizzanti se volete.
Le vostre foto devono fare emergere il carattere unico e tangibile del vostro marchio.
Basta chiamare il fotografo per dirgli vieni a fare qualche foto quà e là!
Definite un progetto! È la cosa migliore!

Ma possiamo capire se il fotografo a cui ci rivolgiamo possa darci questo contributo?

Vediamolo!

3. Tone of voi?

3. Tone of voi?

Se le modalità espressive della fotografia sono molteplici e variegate (foto paesaggistica, ritratti, foto documentario, fotogiornalismo, foto di eventi, etc..) le sue possibilità nell’ambito della comunicazione d’impresa, sono vincolate a 2 fattori.

A) Voi, ma non solo!

Nella pubblicità, nel marketing, quindi nella foto d’impresa, industriale, tecnica, nelle foto di personale, aziende, staff, nelle fotografie di processi produttivi, packaging, prodotti per il vostro shop online o anche solo per la vostra vetrina, serve uno sguardo che sappia sempre catturare come soggetto il vostro lavoro, il vostro brand!

Si ovvio!
Non è che chiamo il fotografo per fare le foto al muro.
Giusto?
Certo che faccio le foto al lavoro e ai prodotti…
Che novità!

E il cliente?
La maggior parte di noi dimentica che il soggetto principale della comunicazione nella sfera del business deve essere il cliente (fattore numero 2), cioè la persona a cui questa comunicazione è indirizzata!
Deve esserci lui con voi, in quella foto.
I suoi problemi, le sue incertezze, i suoi bisogni!

La comunicazione non deve mai essere troppo autoreferenziale!
Un presupposto che nell’era dell’autopromozione ci siamo un po‘ tutti dimenticati.

Quindi i secondo fattore é
B) Il cliente?

Siamo bersagliati da informazioni di ogni tipo e da contenuti multimediali che hanno raggiunto tempi di consultazione pari a qualche secondo.
Quindi giocateveli bene quei secondi!

E’ inutile continuare a dire, siamo i migliori, siamo il top, etc…
Bisogna chiedersi cosa vorrebbe vedere il cliente, quali sono i suoi bisogni, e come rappresentarli.

Se l’immagine «[…] è la sintesi dell’accumulo delle percezioni che un individuo immagazzina su un determinato soggetto»1, facciamo in modo che queste percezioni siano funzionali al nostro business!

Giochi di luce!

4. L’attrezzatura non basta!

4. L’attrezzatura non basta!

Quindi a chi affidare quindi la responsabilità di gestire il delicato patrimonio della vostra immagine aziendale?
Il consiglio é evitate di affidarlo al cugino di turno o al professionista più vicino su google Maps!

Bisogna affidarsi a qualcuno che sappia costruire un messaggio fatto di immagini, e riconoscere le sue potenzialità all’interno dell’intricato idioma pubblicitario.

Le immagini vanno sviluppate in base al contesto in cui verranno pubblicate (che siano dedicate a campagne social, web, cataloghi, newsletter, etc..).
Per questo devono avere caratteristiche specifiche e definite, dato che ogni media ha il suo pubblico, i suoi tempi di lettura, il suo tone of voice (ebbene sì, ce l’hanno anche le immagini).
Perché di fatto parliamo di fotografia pubblicitaria.
Il suo linguaggio, come quello pubblicitario, deve sapere arrivare al punto!

Il primo passo è definire insieme un messaggio, un progetto!

E solo dopo si potrà trovare il contesto per rappresentarlo, quindi definire concept, location, inquadratura, taglio, esposizione, contrasto, bilanciamento, e tutti i tecnicismi del caso

Car shooting analogico / backstage

5. Su chi volete fare focus?

5. Su chi volete fare focus?

Quindi, venendo alle fasi conclusive…
E mo’ a chi devo affidare sto benedetto shooting!?
Ovviamente dipende da voi!
Grazie.. bella conclusione!

Sintetizziamo!
Se pensate che la fotografia non sia funzionale a sensibilizzare potenziali consumers verso il vostro prodotto/servizio allora BE Comunicazioni potrebbe non servirvi.
Anzi non vi serve il mezzo in sé!

Ma se pensate che un prodotto multimediale ben concepito possa fare la differenza, se credete che il dialogo per immagini abbia la sua efficacia, purché contestualizzato, allora ci farebbe piacere fare 2 chiacchiere con voi e capire come definire un progetto!

Siamo infatti specializzati non solo in ambito fotografico, video, ma anche in tutte le declinazioni di queste discipline all’interno del panorama della comunicazione d’impresa (social ads, internet marketing, web desing, grafica e immagine coordinata, etc…).
E questo ci permette di consigliarvi anche sull’integrazione tra il prodotto e il suo obiettivo (mai termine fu più appropriato!).

Abbiamo a disposizione tutte le attrezzature professionali necessarie (studio fotografico, fotocamere, sistemi di illuminazione, fondali, reflex, etc…) ma queste non bastano.

Siamo convinti che oltre che il lato tecnico, pratico, la sensibilità creativa, serva la consulenza.

6. Dal lato pratico?

6. Dal lato pratico?

Ok tante belle parole ma da lato pratico cosa può realizzare BE Comunicazioni?
Facciamo alcuni esempi:

FOTO DI PERSONALE

Ritratti, foto di gruppo, dello staff, del team al lavoro o in posa, dettagli particolari della produzione, molto utili per raccontare un po’ il “dietro le quinte” di ogni mestiere, specialmente per quelli a carattere artigianale (ma non solo), e per veicolare un immediato senso di familiarità. Molto utili in qualunque ambito business. Non dimenticate che a volte per familiarizzare e prendere confidenza con voi una foto è molto più diretta di un testo.

Foto di testimonial

Foto di modelli, persone, testimonial, influencer, hostess, per vari settori merceologici come settore estetico, moda, sport.

Selfie

Ebbene sì. Per qualcuno è banale e scontato ma anche il selfie può tornare utile in particolari settori del business (blog, stylist, abbigliamento, sport, etc…).
Basta usarlo con una certa sensibilità.

Panoramiche/foto 360

Foto di ampio respiro in grado di immortalare elementi visuali che possono essere integrati con le nuove tecnologie (tour virtuali, foto a 360°, etc..); possono creare un forte senso di immedesimazione in quanto simulano la visione reale dell’osservatore. Utili per reportage aziendali, ristoranti, hotel, strutture alberghiere, aziende agricole, musei, sale mostre, foto industriali, etc…

Food Photo – Still life

Uno stile fotografico che riprende il genere pittorico della “natura morta” e che è diventato uno strumento molto funzionale per raccontare, quindi affine a settori come alimentare, food, enogastronomico, per ristoranti, osterie, bistrot, locali, industria alimentare, etc… dove il gusto viene raccontato prima con gli occhi (e poi con il resto).

Foto Prodotti

Per qualunque progetto, volantino, brochure, catalogo prodotti ma soprattutto e-commerce, vetrine online. Una foto efficace (bella o meno) del pack o del prodotto stesso vale più di tante parole e può tornare utile in qualunque settore merceologico.

Fotomontaggi

Si possono creare fotomontaggi semplici come mockup di prodotti, a partire da spunti fotografici o modellati 3d (facciamo anche quello se volete ;)) o anche i più tradizionali interventi di fotoritocco (scontorno, equilibrio cromatico e tonale e di contrasti, etc..)

Foto/riprese aeree

Utili per creare grande coinvolgimento offrendo allo spettatore uno sguardo alternativo, ampio, emozionale sul soggetto acquisito. Molto utile nella foto paesaggistica, in ambito culturale, per la fotografia industriale, d’impresa, per valorizzare e massimizzare il valore percepito dell’azienda.

Ma a cosa serve tutto questo senza un progetto?
A nulla probabilmente!

Per cui contattateci, raccontateci, coinvolgeteci nella vostra storia.
Parlateci dei vostri clienti, del vostri consumers ideali.

Vediamo come puntare la giusta luce sul vostro business.
(è un form, ma rispondiamo in pochi minuti (e volendo avete anche chat o telefono)).

Ora a questo punto volete avere qualche indicazione sulla gestione del vostro brand e progetti di comunicazione?

Del vostro Brand Managment?

Contattateci subito!

(non domani, nè dopodomani, il business non aspetta)!



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