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Meglio fuori che dentro!

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Meglio fuori che dentro!

1. Quanto tieni al tuo pack?

1. Quanto tieni al tuo pack?

Che valore ha il packaging all’interno dei progetti di comunicazione commerciale?
Ma soprattutto cosa distingue un efficace progetto di packaging da uno pessimo (o atroce)?

Indizio: non è la parte estetica del pack!
La confezione del prodotto può anche essere pregiatissima e per questo allontanare i clienti potenziali, perché da un’idea di “troppo costoso!”.
Oppure potrebbe essere coloratissima in mezzo a confezioni coloratissime, bellissime e alla fine il cliente sceglie quella bianca con scritte nere.

Letteralmente questo vocabolo dal sapore british denota ciò che è involucro, confezione, imballaggio, etc.. ed infatti il packaging nasce prima di tutto come strumento di confezionamento.
Per proteggere il contenuto, la merce o gli articoli da immettere sul mercato.

Fino a circa metà del XIX secolo infatti non era presente una coscienza definita dell’influenza del valore di scambio di un prodotto all’interno del mercato; il suo valore percepito era principalmente associato al suo effettivo valore d’uso.

Come tutti vorrebbero, cioè “Se mi serve lo prendo”!

Per la realizzazione dei primi “packaging” si usavano materiali di varia natura come legno, terracotta, fibre naturali, pelli di animale, bambù, foglie, ma anche vetro, principalmente per la loro capacità di tutelare i prodotti, per esigenze di conservazione (cibo) o trasporto.

La pubblicità però ha cambiato le carte in tavola!

La sua capacità di influenzare usi e consumi fa leva su percezione e desiderio e il suo sviluppo ha reso l’esposizione del prodotto, in certi casi importante quasi più del prodotto.

2. La giusta esposizione!

2. La giusta esposizione!

A partire da metà ottocento, ovvero dal periodo delle grandi esposizioni internazionali le cose cambiano. Queste esposizioni avevano lo scopo lo scopo di diffondere universalmente la visibilità dei prodotti industriali. Da qui in poi la qualità dell’esposizione del prodotto, del packaging e della forma di distribuzione passa in primo piano.

Le merci non erano infatti presentate sfuse ma confezionate, permettendo di differenziare le varie tipologie di prodotti grazie alla qualità e all’identità visiva del pack.

Si comincia a percepire e instaurare un rapporto diretto empatico e di desiderio verso le merci.

E il packaging design, la progettazione del confezionamento, gioca in questo senso un ruolo chiave, perché è in grado di raccontare, coinvolgere, influenzare, prima dell’acquisto.
Insomma da qui ha origine la guerra dell’esposizione.

Una battaglia che si combatte ogni giorno tra espositori, scaffali, scansie, attraverso la grande o piccola distribuzione.

Ma com’è possibile, in questa guerra visuale, distinguersi dai propri competitor?

E quali sono quindi le effettive caratteristiche di un buon packaging?

10 PACKAGING BE Comunicazioni design

3. Troppi pacchi!

3. Troppi pacchi!

Ormai gli elementi compositivi di un pack sono infiniti:
etichette, cartellini, adesivi, sigilli, stickers, nastri, espositori, vasi, tubi, flaconi, buste, shopper, scatole, bottiglie, etc…

C’è da perdersi!
Quali di questi rendono il nostro packaging design davvero utile?

Risposta: nessuno di questi (a prescindere ovviamente)!
La caratteristica principale di un buon pack infatti è la sua funzionalità.
Deve essere efficace!
Niente di più.

Si ok. Ma in che senso?
Lo spieghiamo.

Ecco le principali caratteristiche di un packaging efficace (non sono le sole):

Caratteristiche

Caratteristiche

11 PACKAGING BE Comunicazioni icona empatia

Sembra un termine fuori ambito ma rende l’idea!
Il pack deve essere funzionale al suo contesto espositivo.
E deve entrare subito in contatto con chi lo osserva.
In caso di packaging primario o secondario (cioè di pack dedicato all’esposizione) il confezionamento deve fare emergere l’identità del prodotto e il suo modo di differenziarsi rispetto ai suoi vicini di banco (la lotta si gioca anche sui portali web, quindi attenzione).

12 PACKAGING BE Comunicazioni icona comodita di uso

In molti casi il packaging è parte integrante del prodotto e contribuisce a stratificare le impressioni di chi lo utilizza.
Quindi deve soddisfare un reale bisogno del consumatore (di informazioni, di usabilità).
Motivo per cui l’etichetta di un olio non deve ungersi, la sua bottiglia deve preservarne il sapore ed essere solida, etc..

Quindi anche i materiali sono importanti!
Fatevi consigliare anche da chi li produce.

12 PACKAGING BE Comunicazioni icona durata

Deve durare il tempo necessario ad espletare la sua funzione.
Nel caso di pack terziario, quindi prodotti da imballaggio e trasporto è sufficiente che il pack tuteli il prodotto fino alla sua apertura.
Nel caso di prodotti d’uso comune ovviamente tutt’altra storia!

13 PACKAGING BE Comunicazioni icona trasporto

Questa è abbastanza semplice!

Evitate che il pack che si spacchi durante il trasporto.
Non pensate solo alla fragilità ma al calore, all’umidità, etc…

14 PACKAGING BE Comunicazioni icona legalmente apposto

In Italia naturalmente ci sono un’infinità di decreti sulle informazioni che vanno esposte per legge sulle confezioni.

Ogni settore e prodotto ha le sue caratteristiche (informazioni, valori nutrizionali, avvertenze, modi d’uso, distribuzione, etc…),
Fatevi aiutare da chi è competente in materia (non da chi si improvvisa) ma non sottovalutare l’argomento.

15 PACKAGING BE Comunicazioni icona ritorno di investimento

Letteralmente pronto/adatto per il “ritorno di investimento”. Scontato ma fondamentale!

Insomma se il costo copia è troppo elevato vi eroderà tutti i margini!

Ma attenzione perché incrementando il valore percepito del prodotto lo si può posizionare in modo differente sul mercato

4. Non esponete il pack, ma il brand

4. Non esponete il pack, ma il brand

In ultimo considerando che la nascita di un prodotto dovrebbe essere preceduta da varie fasi (analisi del mercato, studio del posizionamento, fattori di concorrenzialità, etc..), il packaging migliore è certamente quello che tiene conto di tutti questi fattori e garantisce nel tempo una stratificazione delle impressioni legate non solo al singolo prodotto, ma al brand, alla marca.
Che comunica i valori, la filosofia e la singolarità del vostro progetto.

Per cui il consulente migliore non è soltanto chi vi realizza un bel design.
Ma chi conosce e considera tutti questi fattori.
Chi sa gestire e lavorare con i fornitori.
Chi costruisce il pack intorno a voi (questa fa un po’ mediolanum)!

Se volete sapere cosa può fare BE Comunicazioni, in questo senso, se siete stanchi di non avere un prodotto che spacchi e volete sapere come possiamo esservi di supporto non solo nella progettazione, ma anche nello sviluppo, allora

Ora a questo punto volete avere qualche indicazione sulla gestione del vostro brand e progetti di comunicazione?

Del vostro Brand Managment?

Contattateci subito!

(non domani, nè dopodomani, il business non aspetta)!



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